top of page

 Pietro Graziano 

Un pittore... uno scultore... un giocoliere... o forse uno psicologo.

Sicuramente un creatore di emozioni, certamente un'artista coraggioso che non ha paura di mostrarsi, senza mediazioni.

​

Osservando le sue opere con animo aperto, indubbiamente sentirete fluire la sua energia, la sua rabbia, le sue paure il suo amore che toccheranno i gangli emotivi del vostro vissuto.

​

Il capolavoro emotivo è dentro di noi, occultato dalla nostra razionalità e Pietro ha la magia di mostrarcelo usando la sua arte.

​

Il cammino di un'autodidatta è un cammino in salita, tortuoso, solitario, è un percorso fatto da continui esperimenti, fallimenti, frustrazioni. Pietro poi, non si accontenta del colore, vuole che la materia fuoriesca dalla tela, e come dei graffi sull'anima la spatola scava la vita dell'opera.

​

Nel percorso scultoreo invece l'artista si ritrova in una dimensione materica onirica, come se il tormento interiore espresso nella pittura trovasse la serenità nella tridimensionalità, anch'essa realizzata con infiniti materiali plasmati con una cura amorevole, quasi paterna.

L'arte come mezzo di vicinanza

Commento all'opera donata all'ospedale di Legnano durante l'epidemia COVID-19 in segno di vicinanza e ringraziamento da parte del direttore della struttura:

​

Nel LUOGO DEL SILENZIO, come peraltro suggerito dal Presidente della Fondazione degli Ospedali Abbiategrasso-Cuggiono-Legnano-Magenta onlus Norberto Albertalli, l’opera trova ideale collocazione in quanto “è a disposizione di chiunque desideri un momento di silenzio e raccoglimento. Allo spazio è dato significato attraverso una realizzazione simbolica che vuol essere un invito alla riflessione.” Così è scritto all’ingresso…….

​

La scultura dal titolo “γιατρÏŒς” (giatrós - medico) è reale tributo al sacrificio di tutto il Personale Sanitario per l’emergenza da covid-19 durante l’anno 2020; nel momento più difficile, Tutti gli Operatori a qualsiasi livello sono stati al fianco di Chi era in difficoltà e l’opera ben rappresenta questa concreta disponibilità col simbolismo delle Mani.  Dedizione e generosità sono state dimostrazioni concrete date dall'ASST OVEST MILANESE in questa crisi; ricordare quei giorni terribili non deve essere solo un momento celebrativo di ricorrenza, ma vuole essere da monito per continuare a mantenere comportamenti corretti anche per il futuro.

​

L’opera disposta su più piani conferma come non si possano vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati e di Chi, nel momento di maggior difficoltà, ha fatto della professione ancor più una missione di umanità, di presenza infaticabile e premurosa anche dopo molte ore di lavoro stremante, della capacità di mantenere la calma in una situazione così delicata. E non solo: Mani di Chi, prendendosi cura di Chi aveva bisogno, si è anche ammalato…….

​

Ecco le Mani di Medici, Infermieri, Tecnici, Oss, Amministrativi, Autisti del 118, Volontari, di Chi ha agito e lavora ancora nelle retroguardie, che il virus ha colto finanche di sorpresa, non permettendo loro il lusso di rinchiudersi in casa con le proprie famiglie, cedere alla paura, allo sconforto o alla stanchezza.

Sono Mani parlanti, queste: se le guardi, osserva le posizioni, i movimenti, le proporzioni, la forma, la vitalità e fisicità perché si caratterizzano per una certa armonia e regolarità d’insieme.

​

Queste Mani celano una ricca simbologia, associate alla lealtà, all’amicizia, alla fiducia, alla forza, quasi poter eseguire gesti sacri ad ampio spettro, benedizioni, giuramenti, preghiere diventando simbolo di fratellanza ed illuminazione.

Queste Mani le stai vedendo, davanti a te? Sono ferme, rilassate, immobili? O fanno piccoli movimenti spontanei, come se agissero per conto loro? Non si dialoga solo con le parole ed esprimono la nostra interiorità. Ma non solo, sono capaci di rivelare anche molto di più. Possono dar vita a un linguaggio speciale, perché tutte rivolte verso l’alto, con il palmo aperto e che rappresentano il femminile, altre il maschile.

​

Quest’opera quindi fa entrare in una dimensione diversa, non teorica. Si può avvertire distintamente perché quando le mani parlano il linguaggio segreto del femminile e del maschile non è solo una bella riproduzione, una suggestiva forma di comunicazione espressiva, un supporto coreografico, ma è contenuto evocativo che arrivano diretti fino a noi, attraverso gli strati più profondi della coscienza. E può cambiare il nostro modo di essere. Di pensare. Di sentire. Di rapportarci: sì, attraverso il gesto simbolico di queste Mani ci si mette in contatto con il proprio nucleo, si va al centro del proprio essere.

 

Diciamo grazie al Maestro Pietro Graziano e facciamo da ora una promessa: quando usciremo da questo tunnel, quest’opera non permetterà di dimenticare la professionalità e la generosa disponibilità di Tutti gli Operatori sanitari e continueremo a guardare queste Mani con la stessa ammirazione e gratitudine. Perché la parte più difficile, in tutta questa vicenda, è toccata a loro.

PHOTO-2020-06-06-13-04-40.jpg

© 2014 by Giovanni Camisasca

Milano, Via Festa del Perdono 6

  • Facebook Clean
  • Twitter Clean
bottom of page